viaggi alternativi

C’era una volta un gruppo di amici…io chiamo così i ragazzi che affrontano il percorso di comunità insieme…ripetiamo: c’era una volta un gruppo di amici che voleva partire per visitare una grande città.

Questa grande città era Genova, partimmo in undici e tornammo in undici, per fortuna!

La storia comincia così: si parte alle 8,30 puntuali, sette sul pulmino e quattro in una punto. Come ogni gita che si rispetti, anche questa ha una colonna sonora: iniziamo con i Negrita, proposti da Giovanni, quella che fa “…e le star vestono chic…” bene! Siamo allegri alla partenza, Walter dormiva, Giovanni P. mangiava i dolcetti, Costantino ballava a ritmo di musica, io e Alle fumavamo in continuazione guardando il panorama e Giovanni chiacchierava con Marina mentre lei si divertiva a scattare le foto. Dopo un’oretta ci fermiamo in autogrill: bagno, caffè, sigaretta, foto e poi di nuovo in viaggio.

Al nostro arrivo abbiamo parcheggiato nel multipiano vicino al porto, proprio comodo. Ci siamo incamminati lungo il porto, c’era un sacco di gente senza contare gli ambulanti che erano ancora di più.

Agli ormeggi, vicino all’Acquario, c’era un bellissimo galeone dove hanno girato il film “ I Pirati” di Roman Polansky e ci siamo divertiti tanto a guardarlo, soprattutto Costantino che si arrampicava come una scimmia sulle funi.

Più o meno a mezzogiorno (più o meno, perché quando si è gita anche l’orologio si guarda più o meno) abbiamo mangiato un panino al sacco In seguito siamo andati a vedere le mura di Barbarossa, la casa di Cristoforo Colombo e la piazza centrale, bellissima. Abbiamo poi fatto sosta in un bar, dove ci hanno servito il caffè con i pasticcini e noi -per non scordarcelo più- gli abbiamo razzato un bicchiere (per ricordo, naturalmente!).

Da qui siamo tornati verso le macchine, una camminata immensa senza se e senza ma. Al ritorno abbiamo sbagliato casello, siamo usciti per Milano (veramente ha sbagliato Giovanni)…siamo tornati indietro e abbiamo preso la strada giusta fino alla comunità.

E così si è conclusa la nostra gita a Genova: bella città anche se ci vanno dei pazzi come noi.

19 Risposte to “viaggi alternativi”

  1. Daniele Says:

    Città meravigliosa.
    Ancor di più da quando ci siete stati Voi!
    😀

  2. La Boss Says:

    Che coppietta meravigliosa 😛

  3. Grilloz Says:

    la prossima volta vi consiglio anche un salto all’acquario 😉

  4. mi aspetto altri articoli….è la tua coscienza pulita che parla…..

  5. Genova *_*

    Il Mare! E la fochetta di cui mi innamorai all’Acquario!
    Mi avete fatto tornare in mente ricordi bellissimi!

    Ecco, la prossima volta vengo pure io quasi quasi u.u

  6. mi riferisco alla leo perchè la mia coscienza è come il suo post-it pari alla mia coscienza, un palloncino sgonfio….. forse.
    cmq, certi articoli non li faccio più! l’ho riletto ed è duro da “digerire” eanche da leggere.
    le mie scuse a voi lettori, la prox volta farò meglio,forse.
    hiiiii-huuuuuua-huuuuuuuu

  7. La Boss Says:

    Oramai è scritto nero su bianco..o bianco su nero

    ci sarà una “prossima volta” di Davide, questa si è una bella notizia!

    ..attendiamo

  8. thebadcompany Says:

    non è assolutamente colpa dell’autista Giovanni se abbiamo sbagliato strada.
    Perchè la signorina immortalata in questa foto all’affermazione del suddetto autista e cioè; NOI DOBBIAMO GIRARE PER LIVORNO!!!!!!
    ASSOLUTAMENTE NO!!!!!! è stata la sua, di affermazione. e abbiamo fatto un centinaio di km. in più.

    Lunaviola

  9. le gite mi sono sempre piaciute 🙂
    ragazzi starsene in giro a vedere quanto c’è di bello nel nostro paese è bellissimo, anche se avete da lottarne con i pregiudizi della gente….una volta di ritorno dalla Svizzera hanno fatto una perquisa con tanto di cane antidroga alla mia macchina, perchè (suppongo io) a bordo hanno visto me con piercing e capigliatura punkeggiante , e mio cognato con capelli lunghissimi e vestito trasanda…..
    ma prima o poi je passa ^^
    baci baci :))

  10. giovanni rosato Says:

    ciao ragazzi. vi voglio un sacco bene e..tornando alla gita a genova, vi posso assicurare che chi ha -e ripeto ha ( verbo avere)- sbagliato strada al casello non sono stato io bensì marina, che mi ha obbligato a prendere quella strada. comunque quando leggerete questo commento saprete che io… sempre e comunque vorrò bene a tutti i miei fratelli che stanno combattendo una battaglia che io fortunatamente ho sconfitto.
    soprattutto grazie a tutti voi indistintamente….da don Ercole all’ultimo che arriverà.

    con tutto il cuore vi voglio bene.

    lunaviola.

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